La storia

Riccardo Paletti

Riccardo nasce a Milano il 15 giugno del 1958.

Bambino tranquillo e sempre affascinato dallo sport, inizia a sciare molto piccolo, ama la competizione ed è bravo; vince fra l'altro la coppa "Principe Vittorio Emanuele di Savoia" riservata agli allievi dei collegi svizzeri.

Da adolescente si avvicina al karate, sport che praticherà a lungo e con amore, e che sicuramente lo formerà come uomo, dandogli una serena fermezza interiore.

In Olanda nel 1974 vede per la prima volta una gara di Formula 1 e scoppia la passione.


E dopo poco il sogno si avvera.

Inizia la sua preparazione con l’ex pilota Ugo Carini e il 19 marzo1978 arriva il momento dell’esordio su una Osella azzurra ottiene la Pole Position a Varano.

A fine stagione è terzo nella classifica del campionato. Già nel 1979, aiutato dal fido Franco Alloni, già suo preparatore in formula super ford, arriva in Formula 3. E’ un anno magico. Nella seconda corsa di Varano comanda totto il lotto dei concorrenti, tra i quali spiccano nientemeno che Alboreto, Prost, Pavesi, Pardini e compagnia. Il suo nome circola in Europa. In agosto, a Misano Adriatico, Riccardo è in mezzo ai senatori della Formula2.

Nel 1980 decide di restare ancora in Formula 3, portando al debutto una nuova march 803, azzurra come la prima

Osella.Educato,competente, tranquillo e amato dai meccanici, guarda lontano, verso nuovi traguardi, superando i continui ritiri a cui è costretto. Il 1981 è l’anno della svolta e del suo esordio in Formula 2. Alla sua sola quarta gara arriva sul podio, terzo nel circuito di Monza. Tra Riccardo e Mike Earle, del famoso Team Onyx, sìinstaura un’amicizia profonda. Rimarranno legati anche in Formula 1, seppur avversari. Intanto i manager della Formula 1 lo osservano con attenzione. Anche se la sua March non ha le gomme giuste per poter competere con la concorrenza, il talento è una certezza. Ed è proprio così, l’82 è l’anno della Formula 1, una vita faticosa e dura e un sogno conquistato.

Si unì al team Osella di Formula 1 nel 1982 come secondo pilota nella squadra. Esordisce in gennaio al Gran Premio del Sud Africa ma non riesce a qualificarsi per i primi tre Gran Premi - allora le macchine partecipanti erano 30 e ne partivano solo 24. La prima gara è quindi il successivo Gran Premio di San Marino con sole 14 vetture al via in quanto boicottato da diverse squadre per lo scontro tra FISA e FOCA; nelle due corse successive manca ancora la qualificazione. Nel settimo Gran Premio della stagione, a Detroit, riesce finalmente a qualificarsi su una griglia di partenza completa, ma a causa di un incidente nel warm-up, non partecipa alla corsa.

E’ quindi la prima partenza a ranghi completi quando si qualifica per il Gran Premio del Canada il 13 giugno.

In partenza il semaforo impiega un tempo insolitamente lungo per volgersi al verde e Didier Pironi, che è in pole position, ha un inconveniente al motore della sua Ferrari che si spegne; quando si accende il verde, le altre macchine riescono ad evitare la vettura di Pironi ferma in pista; Paletti, che parte dall'ultima fila, più coperto, pronto a far vedere di che pasta era fatto, non se ne accorge in tempo e impatta con la Ferrari ...

Tutti ricordano quel ragazzo forte, che non si atteggiava nè a divo, nè a campione e con cui era bello parlare.